Amore di Dio

lunedì 18 aprile 2011

Amore significa donazione. I rapporti tra Gesù e l'anima devono essere amo­rosi; l'anima deve essere vigilante per non rompere o rallentare tali rapporti; perciò procuri di dare continui segni di amore a Gesù, offrendo se stessa, do­nando atti di virtù, operando per piace­re a Lui. Gesù è il gran Re; tutti i beni sono in Lui; ha le mani piene di grazie ed è disposto a donarle all'anima fedele, cioè che mantiene i rapporti d'amore. Essen­do Gesù la giustizia in persona, esige che ad ogni grazia l'anima corrisponda; cor­rispondendo alla prima grazia, subito ne dà una seconda e poi una terza... Fortu­nata l'anima fedele!... - A chi ha, dice Gesù, sarà dato e sarà nell'abbondan­za. - Ma se non corrisponde generosa­mente alle premure di Gesù, si rallenta la catena amorosa e diminuiscono le grazie; se l'anima resta indifferente, viven­do con negligenza la vita spirituale, po­co per volta indurisce nel male e potrà correre pericolo di essere abbandonata da Gesù. Quanti infatti in certi periodi della lo­ro vita sono vissuti nei rapporti d'amore con Dio ed hanno gustato la dolcezza del divino servizio, la pace del cuore, la se­renità della mente, hanno ricevuto allo­ra grazia su grazia, lumi soprannaturali, spinta alla perfezione... Ma dopo qualche tempo si sono stan­cati e poco per volta è venuta la durez­za del cuore, la volontà è diventata de­bole, si sono moltiplicati i piccoli peccati e in seguito... sono avvenuti i disastri morali. Anima che leggi, non è forse questa la tua storia? Ricordi quel periodo della tua vita, quando custodivi gelosamente i rap­porti di amore con Gesù?... Come eri fe­lice!... Ed ora come ti trovi?... Ritorna al primitivo fervore. Occorre più preghiera, più mortifica­zione, più buona volontà. Domanda per­dono a Gesù della tua poca corrispon­denza, chiedigli con insistenza un po' d'amore per Lui! 

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